Il viaggio verso Sundabar continua.
Giorno 12 del mese di Flamerule dell’anno 1371 c.v.

E’ una giornata abbastanza calda ed essermi sottratto al pesante fardello del mio zaino, anche se per un breve riposo, sta rinfrancando il mio corpo e il mio spirito – forse è il caso che perda qualche chilo - . I miei compagni di avventura sono occupati nelle loro consuete attività: il monaco Jill è fermo in una posa che i miei arti non potranno mai emulare e sta meditando ad occhi chiusi (a volte sembra quasi in 'trance', ma basta un piccolo cambiamento intorno a lui a farlo ridestare con una rapidità inimmaginabile); il mio amico ranger (una persona molto stravagante oserei dire) sta camminando avanti e indietro scrutando l’orizzonte alla ricerca di eventuali minacce. Lui non lo dice, ma credo che l’ansia di trovarsi di fronte degli orchi lo stia lacerando. Mmmporg invece sta appoggiato alla mia stessa pianta ma sull’altro lato… non so come abbia fatto, ma dopo aver bevuto una sorsata dal suo otre si è addormentato in pochi secondi con la sua ascia di traverso sulle gambe e russa sonoramente.
La giornata è stata molto tranquilla e mi ha lasciato modo di meditare sugli ultimi avvenimenti. La battaglia contro quella gilda di maghi da strapazzo è stata piuttosto dura, non tanto per la loro abilità nell’uso dell’arte magica quanto per il loro numero. Anche i ripetuti scontri che abbiamo avuto con alcune bande di orchi si sono risolti tutti a nostro favore, anche se a sentire Jill quelle erano solo piccole bande di esploratori o cacciatori: sono comunque servite a farmi prendere consapevolezza delle mie capacità. E’ proprio vero: senza l’esercizio sul campo nessun usufruitore di magia può veramente capire se è veramente abile.
La mia città mi manca; mi mancano le ore passate all’ombra del grande salice nel giardino dell’accademia a leggere i libri di alchimia, mi mancano i dolci spuntini fatti alla taverna della “grande quercia” insieme ai miei compagni di infanzia, mi mancano addirittura le occhiataccie di mio padre mentre racconto alla mamma i progressi che ho fatto durante la giornata con i miei incantesimi. La scelta ormai è stata fatta e dovrò attendere ancora molto prima di farmi coccolare dalla tranquillità di Silverymoon.
E’ ora di ripartire…. ufffff, speriamo di arrivare presto, ho bisogno di un letto comodo e di potermi lavare in un vero bagno!

 

Finalmente un po’ di civiltà
Giorno 12 del mese di Flamerule dell’anno 1371 c.v.

Finalmente siamo arrivati a Sundabar; la città è favolosa, anche se manca di quel non so che di misterioso e magico che invece si respira a Silverymoon. La città sembra molto sicura, ci sono guardie dappertutto e le mura sono molto solide all’apparenza. Il progetto della città è abbastanza semplice, anche se probabilmente la città nel crescere ha perso un po’ della logicità che l’architetto aveva immaginato nella sua mente. C’è una enorme piazza centrale a forma di anello che racchiude in pratica il palazzo (più che altro un castello direi) del signore della città e gli edifici pubblici principali.
A proposito del signore della città: stamane abbiamo avuto il piacere di incontrarlo mentre arrivavamo in città. Persona molto simpatica e cordiale che credo abbia interceduto a nostro favore con le guardie alle porte visto che ci hanno fatto entrare senza porci tante domande. Inoltre devo dire che è un abile spadaccino - l’ho visto affrontare 5 orchi e sbaragliarli nel tempo in cui io lanciavo un incantesimo-.
All’arrivo in città siamo stati accolti da un bella sorpresa: c’era una grande fiera durante la quale ho fatto uno strano quanto simpatico incontro. Stavamo andando in giro alla ricerca di qualche utile oggetto per i prossimi viaggi quando una ragazza di gradevole aspetto ci ha fermato per chiederci del denaro. Purtroppo a questo punto la mia scarsa conoscenza del mondo mi ha fatto fare una brutta gaffe. Pensando che fosse una di quelle donne alla ricerca di denaro facile da cui mi madre mi ha sempre messo in guardia ho risposto in modo maleducato chiedendole di lasciarci stare perché non eravamo interessati alla sua mercanzia: in risposta mi sono preso un bel ceffone che lì per lì mi ha lasciato sconcertato e incredulo. Poco dopo ho capito in quale increscioso equivoco fossi caduto. La ragazza infatti non era una prostituta, ma una sacerdotessa di Ilmater che chiedeva del denaro per aprire un orfanotrofio. Profondamente umiliato dal mio comportamento a dir poco irriguardoso ho balbettato qualche parola di scusa e me ne sono andato, maledicendo la mia stupidità: come si può scambiare una sacerdotessa con una spada al fianco per una prostituta? Devo fare molta più attenzione e non andare in giro fantasticando su magia e avventure se voglio essere veramente un avventuriero come si deve. Eppure il mio manuale sul “perfetto avventuriero” lo dice chiaramente: mai lasciarsi distrarre, rimanete sempre attenti e fate attenzione a tutti i particolari, perché non si può mai sapere dove si nasconde una minaccia.
Ripresomi ho passato la mattinata in giro per il mercato mentre i miei amici, che nel frattempo si erano uniti a quella giovane e graziosa ragazza, si trastullavano come dei saltimbanchi con delle prove di abilità marziale, credo tra l’altro senza risultati apprezzabili.
Comunque la giornata si è dimostrata molto più prolifica di quanto mi aspettassi. Infatti abbiamo avuto il nostro primo incarico ufficiale come avventurieri; preferisco questo appellativo a quello di mercenari. Domani per la prima volta affronterò un dungeon e finalmente potrò affrontare i mostri che si celano nelle profondità della terra come mio zio prima di me. Gli altri sono stati entusiasti della ricompensa che ci è stata promessa, ma per quanto mi riguarda non sono certo le 250 monete d'oro che mi hanno stimolato a partecipare. Partiremo domani mattina all’alba e accederemo al dungeon attraverso le miniere che i nani hanno costruito sotto la città e per cui la stessa città è così famosa. Con noi verrà anche la sacerdotessa Johanna: le sue arti divine ci faranno sicuramente comodo, e speriamo che vedere all’opera la mia magia le faccia rivalutare la pessima opinione che si potrebbe essere fatta su di me.
Ora devo andare a riposare, devo essere pronto per domani e devo ancora leggere almeno un capitolo del mio manuale e valutare quali incantesimi potrebbero tornare utili nelle oscure miniere dei nani.

 

La calma prima della tempesta
Giorno 13 del mese di Flemerule dell’anno 1371 c.v.

Ho impiegato meno del solito stamane per memorizzare i miei incantesimi e ho qualche minuto per mettere su carta le mie sensazioni nella speranza che possa rileggerle una volta portata a termine la missione. Sono molto teso e ogni più piccolo cambiamento intorno a me mi fa reagire in modo sproporzionato: anzi in questi momenti odio il legame empatico che mi lega al mio famiglio e i suoi sensi così acuti da percepire anche le più piccole perturbazioni. Non credo mi abituerò mai a questo stato di ansia e tensione che precede l’azione; è come se tutto scorresse più piano e quel tempo che ti “avanza” lo spendi in pensieri angoscianti: avrò optato per gli incantesimi migliori? Avrò portato con me l’equipaggiamento giusto? Se mi trovassi in tale situazione, quale è la reazione migliore? …… non so se i miei compagni hanno i medesimi pensieri, ma sicuramente questi sono i momenti in cui invidio la semplicità del mio amico Mmmporg, la tranquillità autoimposta del saggio monaco Jill o addirittura la serafica fiducia nel suo dio della nostra nuova compagna Johanna; per quanto riguarda Barin, lui sicuramente starà pensando agli orchi.
Comunque ormai è tardi, è ora di lasciare indietro i pensieri e passare all’azione nella speranza che nei prossimi giorni possa aggiungere qualcosa a questo diario. Chissà forse un giorno queste parole saranno da guida per qualcun altro, o forse le userò per allietare le serate ai miei nipoti….. o forse saranno fonte di spunti per i bardi che canteranno di un altro Hugh della famiglia Duncan........ Hugh III questa volta.

 

Rapidi e precisi come dei dardi incantati
Giorno 13 del mese di Flemerule dell’anno 1371 c.v.

Eccomi, vibrante come una corda di arpa che abbia appena suonato la sua nota migliore.
Una giornata memorabile; sento ancora le vibrazioni nell’aria scaturite dalle energie magiche che si addensano nella trama mentre sei in procinto di lanciare il tuo incantesimo e il senso di esaltazione che segue alla liberazione di quelle energie: è molto diverso lanciare un incantesimo per salvarsi la vita dal lanciarlo in una prova di abilità in accademia.
Sono entusiasta, la missione è andata nel migliore dei modi: provo ancora un senso di compiacimento mentre penso alla mia ragnatela che blocca la medusa e la rende così un bersaglio facile per le mie frecce e per quelle di Barin. Ahhhh, che dire delle fiamme che scaturiscono dalle mie mani e mettono in fuga uno sciame di pipistrelli oppure dell'espressione di incredulità e sconcerto di Mmmporg mentre divento invisibile.
La magia rappresenta la più alta forma d’arte! .
Una giornata piena, non c’è che dire: ho visto in azione il terribile attacco risucchia cervello di un mindflyer, sebbene la creatura fosse solo una copia artefatta; sfortunatamente per lui ha attaccato Mmmporg, al cui cervello aveva molto poco da sottrarre. A parte gli scherzi onore al mio amico nano che con la sua ascia ha fatto sfaceli (d’altra parte lui è convinto che la sua ascia sia la soluzione di tutti i problemi).
Abbiamo incontrato anche una strana creatura: dall’aspetto e dal suo modo di agire credo si chiami rugginofago . Ho letto di lui su un compendio riguardante i dungeons alcuni anni fa: questa creatura si ciba di ruggine che lui stesso crea distruggendo con un attacco delle sue antenne i vari metalli che colpisce. Ho tentato di avvisare i miei compagni durante il combattimento, ma a causa della foga e dell’eccitazione mista a paura non credo abbiano capito niente di ciò che gli gridavo…. o forse erano semplicemente distratti dallo strano comportamento di Johanna che tentava di allontanare il rugginofago tirandolo per la coda: chissà cosa le passava per la testa, la sua cieca fiducia in Ilmater mi lascia spesso sconcertato.
Infine abbiamo liberato le miniere dalle creature che le infestavano, scoprendo che tali creature non erano altro che l’opera di un semplice demonietto che utilizzava un braciere magico e una bacchetta ingrandire per animare delle statue fatte da un goblin, che devo ammettere è molto bravo nell’arte della scultura. Siamo stati quasi perfetti in ogni azione: Mmmporg migliora a vista d’occhio nell’uso della sua ascia anche se a volte dovrebbe riflettere prima di lanciarsi a testa bassa verso il suo avversario; Jill ha notevoli capacità in combattimento, ma non mi pare veramente convinto delle sue possibilità; Barin è un tipo strano, non l’ho ancora inquadrato bene: è molto abile con l’arco, ma ha grossi limiti nel corpo a corpo per essere un guerriero. Poi c’è Johanna il cui coraggio è pari solo alla sua bellezza e a causa di ciò ha forse rischiato più del dovuto in più di una occasione (speriamo che il fatto che gli abbia salvato la vita possa essere di aiuto per far perdonare la mia gaffe al primo incontro).
La vita dell’avventuriero e proprio dura, ma il “portare a casa la pelle” – sto imparando anche il gergo - lascia un sapore dolcissimo (mi ricorda quasi il maialetto da latte al miele con castagne di Bernarda). I miei timori sugli incantesimi giusti da memorizzare erano infondati: tutti sono risultati utili anche se forse avrei bisogno di impararne di nuovi visto che in talune occasioni ho dovuto ricorrere alle doti fisiche in cui non eccello (e questo è un eufemismo) o affidarmi alle capacità dei miei compagni (molto più realistico).
Ho molta strada da fare e la necessità di percorrerla con dei compagni che mi agevolino durante il percorso.
La missione si è rivelata molto redditizia, abbiamo ricevuto i complimenti sia dei nani (ci faranno dono di una armatura perfetta per ringraziarci), che del signore di Sundabar, Helm Dwarf-Friend, che ci ha donato una spada magica oltre alla ricompensa pattuita. Inoltre siamo entrati in possesso di 500 monete d'oro e di due oggetti magici di cui intuisco solo le potenzialità, ma che ritengo potranno esserci molto utili in futuro.
P.S.: forse avrò un altro inaspettato guadagno da questa avventura. Se ho compreso appieno i rituali da compiere potrò dar vita ad un nuovo famiglio, molto più potente e dall’aspetto molto più nobile del mio attuale rospo Grak (vorrei però riuscire a inglobare in questa mia creazione un po’ del legame che mi lega con il mio compagno e tal fine dovrò dedicare molte ore dei prossimi giorni allo studio di alcuni testi).

P.P.S.: scriverò una lettera ai miei per metterli a conoscenza dei miei progressi e chissà che mio padre non abbia a ricredersi sulle mie capacità.

 

Si riparte
Giorno 14 del mese di Flemerule dell’anno 1371 c.v.

Finalmente siamo ripartiti; non intendo dire che Sundabar non fosse di nostro gradimento, ma dopo l’ultimo successo ero ansioso di nuove esperienze.
Questa volta partiamo con i vessilli delle Marche D’Argento: abbiamo talmente compiaciuto Helm Dwarf-Friend con la nostra condotta che prima ci ha proposto di entrare nella guardia cittadina di Sundabar e poi, dopo il nostro diniego, ci ha ingaggiati per una missione diplomatica.
La missione in effetti è molto semplice: dobbiamo recarci a Deadsnows, presso Lady Arletha Icespear per confermarle l’amicizia delle altre città delle Marche D’Argento e di Sundabar in particolare.
Il viaggio sarà piuttosto lungo, circa 3 giorni e, salvo imprevisti, credo si dimostrerà abbastanza agevole visto che oltre ad essere dotati di cavalcature la strada è ottima (si tratta di un antica strada in pietra fatta dai nani molti anni or sono).
Grazie alla mia nuova mappa ho identificato una nuova città, Newfort, sorta non credo più di un paio di anni fa a pochi chilometri dalla strada principale. Ci dovremmo trovare là domani in tarda mattinata o nel primo pomeriggio e credo che sia interessante una breve visita …. chissà forse potremmo incappare in nuove avventure.

 

Newfort
Giorno 15 del mese di Flemerule dell’anno 1371 c.v.

Anche oggi niente di eccitante di cui parlare. Siamo arrivati senza problemi a Newfort nel primo pomeriggio: ci siamo trastullati molto stamane prima di partire. Jill come sempre era pronto all’alba, almeno lui così dice, ma io e gli altri ce la siamo presa un po’ più comoda. Johanna è arrivata ad un ruscello qui vicino per lavarsi, Mmporg si è impegnato nel prolungamento della sua colazione con la scusa che tanto nessuno era ancora pronto, credo abbia bevuto almeno metà del contenuto del nuovo barilotto da viaggio che gli ho regalato, e Barin, affermando che doveva sciogliersi i muscoli prima di ripartire, ha fatto una passeggiata (almeno è ritornato con una lepre). Per quanto mi riguarda, essendomi alzato un po’ più tardi del previsto a causa dell’indolenzimento della schiena dovuto al lungo viaggio a cavallo, ho finito tardi di studiare i miei incantesimi; quindi mi sono attardato nel lavarmi come Johanna (gli asciugamani che mi ha regalato mia madre sono tornati utili) e poi nel fare colazione con Mmporg.
Come detto siamo arrivati a Newfort nel primo pomeriggio e subito ci siamo recati nella taverna del villaggio. Fortunatamente la taverna è di proprietà di Trevis Uhl, il fondatore della città stessa, che ci ha dato molte informazioni interessanti sul villaggio, ma niente che potesse far intravedere la possibilità di qualche avventura.
Abbiamo quindi optato per un ricco pranzo, il cuoco è davvero bravo, e per una breve visita del paese: ripartiremo probabilmente domani mattina dopo aver passato la notte al mulino di Stauvim.
Fortunatamente stasera c’è una festa al villaggio, credo sia l’anniversario del primo inverno passato incolume dalla cittadinanza, a cui prenderemo parte per allietare una serata.

 

Newfort
Giorno 16 del mese di Flemerule dell’anno 1371

La festa non è stata nulla di indimenticabile; forse adeguata ad un villaggio di cento anime, ma sicuramente niente a confronto delle feste di Silverymoon.
Abbiamo comunque fatto la conoscenza di un interessante terzetto di persone. Trattasi di un uomo, una donna e un mezzorco. I tre sono una compagnia assunta dal capo delle guardie per proteggere i carichi di mercanzia che vengono inviati a Sundabar e che ci hanno spiegato essere stati attaccati due volte nelle ultime uscite. L’uomo, di nome Elija, è risultato essere molto educato e devo dire che è stato più che galante con Johanna, e, sebbene abbia cercato di nasconderlo, mi è sembrato che la nostra amica abbia molto apprezzato tali modi.
Gli altri due personaggi mi sono apparsi molto più divertenti: dopo aver bevuto abbondantemente si sono lasciati andare ad un singolare spettacolo fatto di colpi d’ascia e di calci (mi è apparso chiaro che la donnna sia un monaco e il mezzorco un guerriero).
Barin, anche lui abbondantemente alterato dall’alcol, è intervenuto nel simpatico spettacolo (credo che lui non abbia neanche lontanamente capito che si trattava di un gioco a cui i due erano avvezzi) e a momenti si procura qualche bastonata. Credo che però il suo intervento in favore della giovane donzella gli abbia fruttato la sua “riconoscenza”, e che abbia ricevuto un qualche tipo di premio assai gradito.
Per quanto mi riguarda ho cercato di intavolare discussioni con diversi gruppi di persone, ma ben presto sono risultate tutte futili e prive di interesse.

 

Newfort
Giorno 16 del mese di Flemerule dell’anno 1371 c.v.

Stamani ci siamo alzati con molta calma e ognuno si è dedicato a propri interessi. Mentre mi recavo alla locanda per una ricca colazione ho visto la monaca del giorno precedente allenarsi con molto impegno. Quando avevo letto delle abitudini dei monaci avevo intuito questa loro dedizione all’attività fisica e mentale, ma il comportamento del nostro amico Jill mi aveva fatto supporre che ciò che avevo letto fosse sbagliato o quantomeno esagerato: ora devo di nuovo riconsiderare la mia opinione e affermare senza ombra di dubbio che Jill è un monaco molto fuori dai normali canoni, e ciò spiega anche perché quando è partito con me per questo viaggio al suo monastero non ho visto particolari congedi, ma anzi ho respirato un'aria di sollievo da entrambe le parti.
Mentre concludevo la lunga colazione con Mmporg si è presentata in taverna Johanna che mi ha fatto richiesta di una partenza anticipata in quanto non credeva che ci fosse nulla da fare in paese. Ho prontamente accettato per due motivi. Il primo è che evidentemente la nostra indagine sulla possibilità di ammissione di Newfort alle Marche D’argento richiestaci da Helm Dwarf-Friend (di cui solo ora posso scrivere in quanto non potevo rischiare che qualcuno leggesse il diario prima della conclusione dalla missione) non aveva avuto grandi frutti. A quanto sembra il paese sembra veramente costituito da abitanti in cerca di un posto tutto loro e lontano dalla malvagità di Zenthil Keep, ma, sebbene non ne abbia prove, la cosa mi lascia molto perplesso; perché mai questi esuli avrebbero dovuto affrontare un viaggio di questa portata? Come è possibile che nel giro di un anno un villaggio così vicino alle montagne non abbia mai avuto tentativi seri di attacco da parte delle tribù di orchi nella zona? . Inoltre la situazione presente e passata riguardo il mugnaio Stauvim e la nuova comunità mi lascia perplesso. In assenza di prove ho comunque deciso di lasciar perdere per il momento e magari di tornare dopo essere stati a Deadsnows.
Il secondo motivo è molto più personale: volevo evitare un secondo incontro tra Johanna e Elija.
E’ ora di ripartire, queste pause durante il viaggio sono sempre troppo corte rispetto alle cose da raccontare.

 

Verso Deadsnow
Giorno 17 del mese di Flemerule dell’anno 1371 c.v.

Oggi è stata una vera giornataccia per la compagnia: quelle leggere increspature che si erano create nei rapporti tra alcuni membri del gruppo hanno rischiato di trasformarsi in vere e proprie onde di tempesta.
Ma andiamo per ordine. Dopo alcune ore di viaggio siamo stati attaccati da un numeroso branco di lupi; la cosa è di per se abbastanza strana poiché solitamente questi animali non attaccano gli umani, soprattutto se in gruppo e in sella a cavalli, e ancora più strano che lo facciano in questa stagione dell’anno in cui le prede più facili sono abbastanza abbondanti….. forse qualche cosa li ha privati dei normali territori di caccia.
Comunque sia lo scontro è risultato essere molto più impegnativo del previsto: io sfortunatamente, o fortunatamente a seconda dei punti di vista, sono stato impegnato nel tenere a bada il mio cavallo, che imbizzarritosi è scappato portandomi con sè. Sono riuscito a ricondurlo nella zona del combattimento solo quando le cose erano già in pieno svolgimento e lì ho dato il mio contributo con alcuni incantesimi di attacco a distanza.
La vera battaglia è stata invece condotta da Mmporg, Jill e Barin, con Johanna che ancora una volta si è dimostrata un po’ al di fuori dei normali standard che ci si aspetterebbero da un membro di una compagnia. Infatti mentre i tre combattenti si davano da fare con le armi lei ha passato quasi tutto il combattimento a cercare di convincere dei lupi inferociti a desistere dall’attacco e a fuggire: non mi spiego come si possa pensare di poter riuscire in una impresa del genere; è già difficile farsi comprendere e ancora di più far desistere Mmmporg da attaccare l’avversario una volta che la mischia è iniziata, come crede che sia possibile farlo con dei lupi? . Dovrò scambiare quattro chiacchiere con lei e farle comprendere alcuni punti fondamentali dell’ “essere una compagnia”, ma soprattutto dovrò documentarmi sulla divinità di Ilmater e sui suoi seguaci che al momento mi lasciano molto perplesso riguardo i loro comportamenti.
La battaglia comunque si è risolta in nostro favore, ma proprio quando ormai ne eravamo usciti vittoriosi è successo l’imponderabile: l’ultimo lupo, che stava attaccando Barin, si è dato alla fuga e Barin, supponendo che il suo cavallo fuggito nella macchia potesse essere un facile bersaglio per il lupo, ha cercato di dare il colpo di grazia alla fiera. Tale tentativo è stato vanificato dall’intervento di Johanna (almeno così mi è parso di capire, visto che nella confusione ero comunque distratto da molti altri eventi collaterali), a quel punto Jill si è lasciato andare ad un eccesso d’ira e, come asserito da lui stesso, stanco del comportamento di Johanna che più che d’aiuto al gruppo è risultata d’impaccio, ha tentato di atterrarla con un attacco.
La cosa stava per prendere una brutta piega, fortunatamente sono riuscito a calmare gli animi, ma si è creato un solco tra Barin e Jill da una parte e Johanna dall’altra. Per quanto mi concerne sto cercando di minimizzare l’avvenimento e la spaccatura tra i tre (Mmmporg grazie alla sua tranquillità che nasce dall’incoscienza sembra neanche accorgersi di ciò che è avvenuto), ma senza una sostanziale modifica nei comportamenti di Johanna non credo sarà facile.
Queste mie considerazioni non scusano comunque la deplorevole azione di Jill, che dovrebbe essere il più riflessivo nei comportamenti e nelle azioni e che invece mi sembra il più esagitato e senza controllo… da parte di un monaco mi aspettavo un comportamento differente e ormai sono quasi certo che egli abbia lasciato il monastero troppo presto, senza aver concluso il suo periodo di apprendimento.
Da tutto ciò è scaturita un altra stranezza: questo mio atteggiamento da conciliatore e al di sopra delle parti ha fatto sì che gli altri mi vedessero come una sorta di guida, direi quasi un capo. Mie sono state le decisioni di partire repentinamente e nessuno si è opposto sebbene credo qualcuno avesse qualcosa in contrario e mio l’intervento che ha messo fine alla lite e ai battibecchi… magari è solo un sogno, ma forse in me c’è qualcosa del leader –forse il sangue dei Duncan non è così diluito nelle mie vene come sostiene mio padre- .

P.S.: parlando di cose veramente serie: durante il combattimento mi sono accorto che la mia gamma di incantesimi è insufficiente rispetto alla quantità di possibili imprevisti o contingenze. Mentre i miei compagni erano impegnati nel corpo a corpo solo un paio di incantesimi sono risultati di qualche utilità: il dardo incantato, sul quale posso sempre fare affidamento, e la freccia infuocata. Devo risolvere in fretta questa problematica, ma non ho ancora chiaro come. Speriamo che Mystra mi illumini e mi aiuti a risolvere questo problema.