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Agosto 2004
In questo periodo di grande rilancio del cinema horror avviato dal
successo di The Ring, si è arrivati ad avere nelle nostre
sale una nuova pellicola del genere in piena estate. Uscirà infatti
il 13 agosto Wrong
Turn diretto da Rob Schmidt. La storia è quanto
mai "un classico" e se vogliamo scontata: sei ragazzi che imboccano
la strada sbagliata si perdono nei boschi della Virginia e si ritrovano
braccati da una mostruosa famiglia di cannibali. Non dobbiamo però
fermarci alle apparenze (tentazione che io stesso ho avuto) e bollare
subito la pellicola come "il solito horror serie B". Come i cultori
del genere ben sanno non è tanto la storia a fare la qualità di
un film horror, ma piuttosto la sua realizzazione e le tematiche
che mette in campo. Va quindi preso in considerazione queto Wrong
Turn che ancora una volta, come in Non aprite quella porta,
ci catapulta nei lati oscuri della provincia americana e li mette
a confronto con la frenesia della modernità. E questo è un tema
che permea l'intero film; basti pensare che, come viene spiegato
nei titoli di testa, i cannibali sono stati resi pazzi e deformi
dalle alterazioni genetiche causate da reiterate unioni tra consanguinei,
elemento che ancora una volta è punto di incontro tra un problema,
di cui una scarsa cultura può far ignorare la minaccia, e la problematica
decisamente moderna delle alterazioni genetiche. In definitiva le
premesse ci sono tutte e personalmente cercherò di non mancare la
visione. Ovviamente vi informerò in seguito se ne è valsa la pena...
pazientate.
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Autore: Pisq - commenta
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