3 Agosto 2004

In questo periodo di grande rilancio del cinema horror avviato dal successo di The Ring, si è arrivati ad avere nelle nostre sale una nuova pellicola del genere in piena estate. Uscirà infatti il 13 agosto Wrong Turn diretto da Rob Schmidt. La storia è quanto mai "un classico" e se vogliamo scontata: sei ragazzi che imboccano la strada sbagliata si perdono nei boschi della Virginia e si ritrovano braccati da una mostruosa famiglia di cannibali. Non dobbiamo però fermarci alle apparenze (tentazione che io stesso ho avuto) e bollare subito la pellicola come "il solito horror serie B". Come i cultori del genere ben sanno non è tanto la storia a fare la qualità di un film horror, ma piuttosto la sua realizzazione e le tematiche che mette in campo. Va quindi preso in considerazione queto Wrong Turn che ancora una volta, come in Non aprite quella porta, ci catapulta nei lati oscuri della provincia americana e li mette a confronto con la frenesia della modernità. E questo è un tema che permea l'intero film; basti pensare che, come viene spiegato nei titoli di testa, i cannibali sono stati resi pazzi e deformi dalle alterazioni genetiche causate da reiterate unioni tra consanguinei, elemento che ancora una volta è punto di incontro tra un problema, di cui una scarsa cultura può far ignorare la minaccia, e la problematica decisamente moderna delle alterazioni genetiche. In definitiva le premesse ci sono tutte e personalmente cercherò di non mancare la visione. Ovviamente vi informerò in seguito se ne è valsa la pena... pazientate.

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Autore: Pisq
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