22 Gennaio 2005

La Terra minacciata da un asteroide?

Tempo fa mi è capitato di leggere un articolo che parlava di come tra 14 anni un grosso asteroide si troverà a passare vicino alla Terra. Ora i diversi articoli su internet mostravano scenari diversi passando da quelli più ottimistici che parlavano di un incontro ravvicinato, ma probabilmente innocuo, a quelli catastrofici che descrivevano il rischio reale di un impatto disastroso. Partiamo da questo punto riportando di seguito uno di questi articoli.

 

Un asteroide potrebbe colpire la Terra nel 2019

Gli astronomi stanno studiando l'orbita di «NTZ», che arriverebbe sul nostro pianeta a 28 km al secondo.

LONDRA - L'1 febbraio del 2019 potrebbe essere un giorno da apocalisse per la Terra. Un asteroide di circa due chilometri di diametro potrebbe colpire il nostro pianeta, alla velocità di 28 km al secondo. Gli esami delle orbite sono ora da approfondire, secondo quanto scrive il sito della Bbc, «ma - puntualizza il professor Benny Peiser dell'Università di Liverpool - questo asteroide è sicuramente quello che desta maggiori minacce rispetto a tutta la breve storia in cui stiamo studiando le loro orbite». Il corpo celeste è stato osservato per la prima volta nella notte del 5 luglio scorso dal «Linear Observatory» in New Mexico. Da allora centinaia di astronomi di tutto il mondo hanno inziato le analisi scientifiche. Con la speranza di non dover vivere davvero l'incubo raccontato in film come «Armageddon» e «Deep impact».

Distruggerebbe un continente - «2002 NTZ», così è stato chiamato dagli scienzati, ha un'orbita attorno al Sole che dura 837 giorni. I primi calcoli effettuati sulle possibili conseguenze di un suo impatto con la Terra tracciano uno scenario apocalittico: la forza scatenata dallo scontro distruggerebbe un intero continente e produrrebbe sostanziali modificazioni climatiche su tutto il pianeta. Peiser ha comunque precisato che gli studi che saranno effettuati nelle prossime settimane potranno anche far rientrare di molto i rischi di un possibile impatto. Nell'arco dei prossimi 18 mesi, secondo gli astronomi, NTZ sarà facilmente osservabile dalla Terra, il che dovrebbe facilitare gli studi sulla sua orbita. Donald Yeomans, della Nasa, ha riferito al sito della Bbc che, «al momento, la nostra incertezza su dove si trovaverà NTZ l'1 febbraio 2019 resta ancora molto grande».

(da www.corriere.it 24/07/2002)

 

Fantascienza, precauzione, sensazionalismo, pensatela come volete fatto sta che a prescindere da NTZ il rischio è reale; è già successo, potrebbe succedere ancora. Ora, in questi giorni mi trovo a leggere un nuovo articolo, apparentemente poco attinente. Parla di una missione che la NASA ha appena avviato, una missione di studio che si propone di bombardare una cometa per studiarne gli strati interni. Ma leggiamo l'articolo:

 

“Deep impact” a caccia di comete

New York - La caccia alla cometa è cominciata, con un lungo inseguimento che dalle paludi del Kennedy Center, in Florida, porterà tra sei mesi una sonda americana a cercare di eseguire un tiro a segno spaziale senza precedenti. La Nasa ha lanciato da Cape Canaveral la sonda Deep Impact e ora ne segue la corsa verso il proprio bersaglio: la cometa Tempel 1.
Il corpo celeste ogni cinque anni e mezzo passa dalle parti del Sole. Di solito il suo è un tragitto indisturbato, ma stavolta la cometa rischia di uscirne con un cratere delle dimensioni del Colosseo. Se tutto andrà secondo i piani della Nasa, il 4 luglio Tempel 1 sarà colpita da una micro-sonda da 362 kg sparata da Deep Impact a 37 mila chilometri orari. Lo scopo è quello di studiare la materia di cui la cometa è costituita sotto il suo nucleo ghiacciato, alla ricerca delle tracce di sostanze che risalgono all'origine delle galassie.
Il lancio in Florida è avvenuto come da copione alle 19,47 (ora italiana), quando si sono accesi i razzi del gigantesco Delta 2 utilizzato per mettere in orbita una sonda incaricata di una missione hollywoodiana fin dal nome: Deep Impact era il titolo di un film del 1998, con Bruce Willis, dedicato al bombardamento di un meteorite. E il giorno dell'impatto coincide con l'Indipendence Day americano.

«La parte più difficile e la sfida maggiore sarà l'incontro vero e proprio, perché stiamo facendo cose che non sono mai state fatte prima», ha detto Jay Melosh, un geologo planetario dell'Università dell'Arizona che fa parte del team della Nasa che ha messo a punto la missione.
L'impresa, in termini spaziali, sarà una sorta di rapido blitz. «Dalla Florida centrale alla superficie di una cometa in sei mesi - secondo Rick Grammier, capo del progetto Deep Impact alla Nasa - dal punto di vista di una missione spaziale equivale quasi a una gratificazione istantanea».
La "ferita" che la sonda deve infliggere alla cometa non dovrebbe creare grandi problemi a Tempel 1, visti i 6,4 chilometri di ampiezza della cometa a forma di cetriolo, scoperta nel 1867. Secondo i calcoli della Nasa, l'orbita della cometa non sarà modificata.
Prima dell'impatto, una sofisticata macchina fotografica a bordo della sonda manderà a Terra immagini ravvicinate del nucleo della cometa fino a 3 secondi prima dell'esplosione, che verrà seguita e analizzata da tutti gli strumenti di rilevamento della Nasa, compresi i telescopi spaziali Hubble, Chandra e Spitzer. Ma anche gli astronomi dilettanti dovrebbero essere in grado di osservare l'evento, che avverrà a 133 milioni di chilometri dalla Terra.
Gli scienziati sperano che l'impatto permetta di capire meglio la composizione delle comete analizzando la nube che verrà provocata dall'impatto. Le "vagabonde dello spazio" portano con loro, secondo gli astronomi, gli ingredienti che hanno portato non solo alla formazione di stelle e pianeti, ma anche dell'acqua - e quindi della vita - sulla Terra

(da "Il Gazzettino" 13/01/2005)

 

Ora chiamatemi paranoico, ma basta fare un insignificate sforzo di immaginazione per sospettare almeno che qualcosa di strano c'è. Poco tempo fa gli scenziati cominciano a parlare di un asteroide che tra pochi anni sfiorerà la Terra e poco dopo la NASA da il via ad una missione spaziale che ha come fine quello di bombardare un colpo celeste che si muove nello spazio. Che ci sia qualcosa in più della semplice ricerca scientifica dietro alla missione? Che gli scenziati sappiano qualcosa di più preciso sulla traiettoria che NTZ percorrerà? Speriamo che sia solo fantasia anche perchè la sonda spaziale Deep Impact ha avuto un problema tecnico ad appena un giorno dal decollo.

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Autore: Pisq
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