13
Febbraio 2005
L'universo?
Come Matrix, un'illusione
Il
mondo potrebbe essere nulla di più di una finzione virtuale
generata da un computer, proprio come nella celeberrima saga di
Matrix. Lo sostiene un eminente astronomo britannico.
A una
simile ipotesi era già arrivato "Deep Thought",
il supercomputer frutto della fantasia dell'autore di fantascienza
Douglas Adams. Questa volta però a sostenere ciò che
potrebbe sembrare un'eresia scientifica è nientemeno che
Martin Rees, un uomo le cui credenziali scientifiche sono fuori
discussione: è infatti professore di astronomia all'università
di Cambridge nonché membro della prestigiosa Royal Society
inglese. Secondo l'eminente scienziato, "la vita, l'universo
e tutto il resto" potrebbero non essere che il prodotto generato
da un computer. Come in Matrix per l'appunto.
Lo
studioso sostiene in un articolo del "Sunday Times" che
"nei prossimi decenni i computer si saranno evoluti e saranno
in grado di simulare non soltanto dinamiche molto semplici, bensì
interi mondi completi di ogni dettaglio. Se la tendenza continua,
possiamo immaginare computer capaci di simulare universi tanto complessi
quanto quello in cui ci troviamo".
Per
Rees, i recenti sviluppi della tecnologia informatica rimettono
sul tappeto un'antica riflessione filosofica: il mondo che percepiamo
è realtà oppure si tratta solo di una raffinatissima
illusione virtuale? Sono milioni le persone rimaste affascinate
dalle avventure metafisiche di Neo-Keanu Reeves in "Matrix",
e tra loro numerosi filosofi e uomini di scienza.
Nonostante
l'esternazione dell'astronomo inglese sia soltanto un'ipotesi provocatoria,
il sasso è stato lanciato e nello stagno l'onda d'urto si
fa sentire: l'idea del mondo alla "Matrix" è diventata
oggetto di dibattiti e accese discussioni. Tra i sostenitori c'è
il fisico australiano Paul Davies che, in una intervista al "Sydney
Morning Herald", ha raccontato come la scienza "stia tentando
ciò che si è potuto vedere in Matrix: vivere in una
simulazione".
Tra
i compagni di cordata di Rees figura il professore di scienze matematiche
John Barrow, la cui posizione in merito alla questione è
semplice: l'universo funziona secondo un delicato equilibrio in
grado di consentire l'esistenza di varie forme di vita, ma basterebbe
alterare anche leggermente questo stato per rendere impossibile
il mondo che conosciamo. Che l'universo sia un'illusione, nessuno
lo può affermare con certezza. Tanto vale però viverlo
come se fosse reale, perché è l'unico che abbiamo.
E su questo tutti sono d'accordo.
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Autore: Pisq - commenta
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