20 Marzo 2005

Evilenko - Recensione

Andrej Romanovic Chikatilo, intellettuale, pedagogo e soprattutto comunista orgogliosamente iscritto al Partito; meglio conosciuto come il Mostro di Rostov efferato assassino che tra il 1984 e il 1990 uccise, violentandoli e divorandoli più di 50 tra bambini e adolescenti. E' ispirandosi a questo personaggio che David Grieco scrisse il libro Il comunista che mangiava i bambini dal quale ha poi realizzato il film intitolato Evilenko uscito nelle sale l'anno scorso.

La vicenda narra la storia di Andrej Romanovic Evilenko (Malcom McDowell) professore di letteratura russa in un orfanotrofio che viene allontanato per aver molestato una ragazzina. Il fatto, insieme alla caduta delle ideologie in cui si riconosce e nelle quali ancora crede fermamente, fa sì che la schizofrenia nascosta nell'uomo emerga furiosamente dando il via alla incredibile catena di orrori che accompagnerà Evilenko per il resto della sua vita, finchè Vadim Timurovic Lesiev (Marton Csokas) uno zelante magistrato del Partito non riuscirà a prenderlo e a farlo confessare.

Il film non è un thriller sul solito serial killer come siamo abituati a vedere, è proprio per evitare questo che Grieco non ha accetato di vendere i dirittti del libro a produttori italiani o d'oltreoceano, ma bensì un film sulla caduta del comunismo. Attraverso gli occhi magnetici di Evilenko, attraverso il suo senso di inadeguatezza, attraverso la sua natura contraddittoria, sfuggente e allo stesso tempo fiera, vediamo la trasformazione di un mondo che muove i primi, incerti passi, nella sua nuova dimensione. Evilenko è la storia di una Russia che fatica ad andare avanti e di un popolo russo che non trova più una sua identità, rischiando così di generare mostri in cerca di una loro nuova distorta linea guida. Nelle parole di uno psicoanalista che aiuta Lesiev sta tutta l'amara verità: "Dal momento che i manicomi vi sono serviti solo per chiudere la bocca ai dissidenti, cioè agli unici sani di mente, devo presumere che i veri malati siano ancora tutti fuori".

La regia di Grieco è essenziale e narrativa, segue un filo lineare e descrittivo, sembra quasi di vedere un documentario. A dare slancio e personalità alla pellicola è la magistrale interpretazione di Malcom McDowell che dimostra un profondo studio sul personaggio a partire dalla sua fisicità, continuando con i suoi sorrisi quasi deformi, per arrivare agli sguardi magnetici e imperscrutabili che dicono più di qualsiasi parola.

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Autore: Pisq
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