26
Maggio 2005
Star
Wars Episodio III, La Vendetta dei Sith - Recensione
Come
si può giudicare la leggenda? Da dove si inizia e con quale
presunzione si può dare un giudizio su qualcosa che ha fatto
la storia del cinema? Ovviamente sto parlando di Star
Wars e, come di consueto, mi trovo in questa sede
a dover scrivere la recensione dell'ultimo capitolo (per chi ancora
non lo sapesse il terzo in ordine cronologico nella saga). Mi risulta
molto difficile però recensire questo Episodio
III - La Vendetta dei Sith distaccandomi dal contesto
generale che è Star Wars e questo è già un
merito della pellicola; George Lucas,
è riuscito a poco meno di 30 anni di distanza a fare qualcosa
che non sembra distaccato, ma parte integrante della storia dei
film storici. Ed è proprio questo l'errore che ha indotto
tanti critici a bocciare La Vendetta dei Sith, il voler accostare
e confrontare questo capitolo alla ormai leggendaria trilogia. Guerre
Stellari alla fine degli anni settanta ha rivoluzionato il modo
di fare cinema, ha riscritto la fantascienza creando un universo
di mondi, razze, società; qualcosa di mai visto prima e che
ha fatto sognare grandi e piccoli che si sono ritrovati attraverso
gli anni a vedere e rivedere più volte i tre film restando
colpiti mano a mano che crescevano da aspetti diversi: l'avventura
prima, i personaggi e le loro sfaccettature caratteriali poi, le
simbologie e i significata in un'analisi più matura. Se da
questa nuova trilogia e in particolare dall'Episodio III ci si aspettava
un impatto simile era ovvio che si sarebbe rimasti delusi, ed è
anche normale che riallaciandosi ad una saga iniziata molti anni
or sono, con l'intento di dare continuità, non si potevano
certo pretendere innovazione o rivoluzione.
La
Vendetta dei Sith è invece uno splendido film di fantascienza
(e non solo), la storia avvincente di come nasce un impero, il racconto
della progressiva, inevitabile caduta di un uomo verso la dannazione.
Nessuna sorpresa è presente in questo film per gli appassionati
della saga e si potrebbe pensare che così si perda interesse
nella vicenda, ma è proprio questa sensazione di inevitabilità
insieme alla curiosità nel vedere la lotta interiore di Anakin
che sappiamo che lo porterà a diventare simbolo del male,
che fanno di questa pellicola l'episodio più oscuro e più
drammatico dell'intera saga. In questo periodo in cui ormai siamo
abituati a vedere tutto a livello di effetti speciali poi, George
Lucas riesce ancora una volta a stupirci inscenando una battaglia
spaziale senza precedenti, creando scenari da lasciare a bocca aperta,
dirigendo attori virtuali che risultano perfettamente integrati
con quelli reali (al punto che si resta stupiti nell'apprezzare
l'espressività e il trasporto di Yoda,
il piccolo e verde maestro Jedi). Per arrivare poi al gran finale
in cui Anakin ormai perso nel Lato Oscuro sfida a duello il suo
maestro e amico Obi Wan Kenobi in un epico scontro tra le fiamme,
splendido, coinvolgente, emozionante. Il tutto ancora una volta
accompagnato dalle stupende musiche di John
Williams capace di infondere la giusta atmosfera
epica usando temi musicali che ci risultano familiari e allo stesso
tempo sempre nuovi. Ottima la prova di Ewan
McGregor nei panni del maestro Obi Wan, che da vita
al grande cavaliere jedi che già un tempo vedemmo rispecchiato
negli saggi occhi di sir Alec Guinnes;
convincente l'interpretazione del giovane Hayden
Christensen che interpreta abilmente il doloroso
percorso che porta Anakin Skywalker a diventare Darth Fener (o Vader
se preferite); un po' sotto tono invece Natalie
Portman nei panni di Padme Amidala, ci si aspettava
magari più trasporto nella travolgente discesa del suo amato
verso l'inferno.
Se
come me amate Star Wars per quello che ha significato, per quello
che suscita il ricordo di quando avete visto in tenera età
la prima trilogia non ascoltate i detrattori e godetevi questo film
in attesa delle emozionanti scene finali. "Eri il prescelto!"
grida disperato Obi Wan "Avresti dovuto distruggere i Sith,
non unirti a loro. Avresti dovuto riportare l'equilibrio nella Forza,
Non lasciarla cadere nell'oscurità. Eri per me come un fratello.
Ti volevo bene!" la scena ci scorre davanti e noi siamo
impietriti dalla tristezza anche se sappiamo che un giorno Fener
tornerà ad essere Anakin e riporterà davvero l'equilibrio.
E quello che segue ci fa raggiungere il massimo livello di coinvolgimento
emotivo; semplicemente perfetta la sequenza in cui vediamo la "vestizione"
di Darth Fener, contrapposta alla nascita di due gemelli che vengono
chiamati Luke e Leila, coloro che saranno un giorno i portatori
di una nuova speranza. Le immagini finali ci cullano riportando
alla memoria luoghi e personaggi che tanto abbiamo amato e quando
parte la sigla finale restiamo seduti con la consapevolezza che
il cerchio si è chiuso, il ciclo è completo e che
abbiamo avuto la fortuna di assistere ad una storia avvenuta in
una galassia lontana, lontana, ma che forse, in qualche modo, ha
segnato la nostra crescita.
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Autore: Pisq - commenta
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