31
Ottobre 2005
Gli
incubi che diventano favole
In
concomitanza con la festa di Halloween esce nelle sale cinematografiche
La Sposa Cadavere il nuovo film di Tim
Burton che ricorda molto lo straordinario Nightmare
before Christams dello stesso Burton uscito nell'ormai
lontano 1993. Voglio parlare di entrambi, splendide opere così
lontane e così vicine, storie narrate da un geniale artista
che sa trasformare gli incubi in favole.
Un
cuore può ancora spezzarsi dopo che ha smesso di battere?
"Con
questa mano dissipo i tuoi affanni. Il tuo calice non sarà
mai vuoto perché io sarò il tuo vino. Con questa candela
illuminerò il tuo cammino nelle tenebre. Con questo anello
ti chiedo di essere mia."
Una semplice formula di matrimonio, dovrebbe essere facile impararla
a memoria e ripeterla. Già dovrebbe essere facile... se solo
non fossero stati i tuoi genitori a organizzare le nozze, se solo
non avessi conosciuto soltanto oggi la ragazza che domani diventerà
tua moglie, se solo i suoi genitori non fossero così spregevoli.
Ma Victoria è così dolce e Victor alle prove della
cerimonia ha combinato un vero disastro. Ora è solo, nel
bosco, e sta cercando di rimediare imparando perfettamente la formula,
ripetendo gesti e parole. Infilando l'anello nuziale su di un rametto
che spunta dal terreno come se fosse il dito della sua dolce Victoria.
Ma qualcosa di incredibile succede, quello che Victor credeva un
rametto è in realtà il dito di una giovane, morta
il giorno delle proprie nozze; la sposa cadavere sorge dal terreno
pronta a reclamare ciò che le spetta, la mano del giovane
Victor.
E'
questa la storia che mette in scena Tim Burton nel suo ultimo film
di animazione La Sposa Cadavere,
prendendo spunto da un'antica leggenda ebraica russa. E ancora una
volta lo fa creando un suo mondo fantastico tanto gotico e lugubre
quanto affascinante e fiabesco. Il mondo dei vivi è grigio
e spento, monotono e triste come chi lo abita, persone morte dentro.
Quello dei morti invece è vivo e vivace, palpitante di musica
e colori, perchè abitato da creature libere che non sono
più legate ai vincoli dell'ipocrisia imposta dalla società.
Burton con l'acume e la genialità che lo contraddistinguono
narra una storia dolce e malinconica che racconta di amore e sacrificio
senza dimenticare spruzzate di ironia e un'attento omaggio alla
cinematografia. Chi si aspettava una riedizione di Nightmare Before
Christmas potrebbe restare deluso, molto più delicata e meno
spensierata è questa pellicola. Ma come non si può
non restare affascinati di fronte ad una sposa cadavere così
dolce e poetica, come si può non farsi coinvolgere dal commovente
duetto al pianoforte tra Victor e la sua moglie indesiderata e come
si può non divertirsi di fronte al travolgente balletto degli
scheletri accompagnato da musica jazz anni 30.
Infine
un plauso va anche tributato alla realizzazione tecnica, in un'epoca
dove il cinema in 3D ha raggiunto una tale qualità da far
impallidire, appare coraggiosa la scelta della stop-motion (pupazzi
di plastilina ripresi un fotogramma alla volta). Ma il risultato
finale da ragione a questa scelta in quanto La Sposa Cadavere anche
dal punto di vista visivo non ha nulla da invidiare ai più
moderni cartoni animati realizzati al computer.
In
definitiva Tim Burton vince ancora la sua scommessa, porta sullo
schermo un suo sogno e lo trasforma in una fiaba che tutti vorremmo
sognare, per vedere le nostre angosce e le nostre preoccupazioni
disperdersi nel bagliore lunare come un volo di farfalle.
Quando
è notte i passi miei fanno quel tic-tac...
Jack
Skeleton è il sovrano del mondo di Halloween abitato da mostri,
streghe e fantasmi. Jack però è stanco di inventarsi
sempre nuovi modi per spaventare il prossimo e insoddisfatto della
sua vita vuota trova per caso l'ingresso del mondo del Natale. Affascinato
e elettrizzato dalla scoperta di un mondo completamente diverso
dal suo decide di portare il Natale anche nella sua città
e di sostituirsi per un anno a Babbo Natale per portare i doni ai
bambini. Sarà la dolce Sally, una saggia bambola di pezza,
a far capire a Jack il suo errore e ad aiutarlo, con il suo amore,
a riportare tutte le cose al loro posto.
Divertente
e brillante, Nightmare Before Christmas,
accomuna e mescola in modo geniale due feste molto diverse come
il Natale e Halloween. Vero e proprio capolavoro di animazione,
questo è un film gotico e divertente come da tradizione burtoniana.
Film in cui ritroviamo il tema della malinconia che nasce dalla
consapevolezza della propria diversità e dalla paura di non
essere accetati. E di conseguenza l'isolamento e la voglia di fuggire
dalla propria realtà per andare a ricoprire un ruolo che
non ci compete. Tim Burton racconta tutto questo con un piglio brillante
e spensierato, animando un mondo fantastico di creature divertenti
e fracassone, capaci di affascinare i grandi e i piccini. Il tutto
coadiuvato da una splendida colonna sonora, impreziosita nella versione
italiana dalla voce calda e appasionata di Renato Zero, che calza
a pennello sul personaggio di Jack Skeleton.
Questo
film è un piccolo gioiello nello straordinario universo del
cinema, una gioia per gli occhi e per il cuore, la magia di un mondo
fantastico la cui poesia ci riporta all'infanzia quando tanta era
l'attesa delle feste più liete capaci di regalarci momenti
di serena e spensierata allegria. E ci stupiremo di scoprire che
quel tic-tac di passi nella notte non è per niente un'angoscia,
ma soltanto un incubo che diventa favola.
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Autore: Pisq - commenta
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