6 Febbraio 2006

Saw 2: La Soluzione dell'Enigma - Recensione

Nel corso della visione di Saw 2 - La soluzione dell'enigma è quasi impossibile non ricordare un paio di fondamentali regole, relative ai secondi capitoli delle saghe cinematografiche horror, che Randy Meeks/Jamie Kennedy enunciava in Scream 2 (1997) di Wes Craven: "Prima di tutto il numero dei morti aumenta, seconda cosa le scene del delitto sono sempre più elaborate, più sangue, più orrore, una carneficina!".
Il concetto sembra essere rispettato a pieno, anche se, fortunatamente oserei dire, non si cade mai nello splatter pesante. Ci si cala invece in quel filone dell’horror denominato slasher il quale prevede fantasiosi delitti a ripetizione, per mano dell'omicida, ai danni del gruppo di future, probabili vittime, in un luogo più o meno chiuso. Il numero di vittime effettivamente aumenta, a partire dai primissimi secondi, in cui vediamo in scena l'ennesimo, sfortunato prigioniero del sadico serial killer Jigsaw, alle prese con un diabolico meccanismo a tempo collegato ad una sorta di maschera chiodata. Saw 2 non delude chi ricerca la paura: lo spettatore spesso sobbalza, le sorprese si rincorrono e tengono col fiato sospeso. Non delude neppure l'appassionato di gore: il film è un bagno di sangue, una macelleria in cui tutto viene esposto e non viene lasciato alcuno spazio alla fantasia.
Tra siringhe, congegni a tempo, fuoco e gas nervino, Saw 2, girato su un set miracolosamente costruito in sole tre settimane, coinvolge dalla prima all'ultima inquadratura, attraverso una narrazione veloce, enfatizzata da un serrato montaggio e l'introduzione di momenti shockanti che metteranno a durissima prova non solo gli spettatori impressionabili. Il tutto, all'interno del consueto, claustrofobico involucro testimoniato dalla quasi totale ambientazione in interni, mentre emergono allegorie sull'istinto paterno, fino ad essere condotti a diverse rivelazioni finali tutt'altro che aspettate.
Nonostante però i lunghi colloqui con il detective Eric Matthews (Donnie Wahlberg), il quale cerca di salvare il figlio Daniel (Erik Knudsen), l'Enigmista (Tobin Bell) resta un personaggio poco approfondito, che non riesce a iscriversi nella galleria dei serial killer al cinema. Una delle poche pecche di questo non disprezzabile sequel, cha anzi si collaca quasi sui livelli del precedente. Sarà per la prossima volta: Saw 3 è già annunciato!

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Autore: Van Helsing
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