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Marzo 2006
Serenity
- Recensione
In
mezzo a tanta fantascienza seriosa (magari anche bella) alla quale
ultimamente ci siamo abituati ecco che si affaccia Serenity,
film scanzonato e divertente. La pellicola prende spunto dalla serie
televisiva Firefly
interrotta prematuramente dalla Fox,
ma osannata dai numerosi fan.
La storia si svolge in un futuro in cui una guerra civile si è
conclusa con la repressione della libertà da parte dell'Alleanza
un regime che governa facendo il lavaggio del cervello alle persone.
In questo mondo si muove la Serenity una scassatissima astronave
comandata dal capitano Malcolm Reynolds e il cui equipaggio è
composto da un gruppo eterogeneo di reduci della guerra. Il capitano
Malcolm e i suoi uomini vivono di espedienti trasportando merci
di dubbia legalità e facendo lavori da mercenari. Tutto fila
liscio finchè la Serenity non imbarca il dottor Simon Tam
e sua sorella River. La ragazza è dotata di grandi poteri
telepatici e sta fuggendo dall'Alleanza che le da la caccia perchè
è a conoscenza di alcuni segreti sui metodi dell'Alleanza
che potrebbero cambiare la situazione di potere.
Come
potete vedere la storia di questo film è piuttosto semplice
e nemmeno molto originale. Non è questo però il segreto
che fa di Serenity una pellicola particolare. Il regista Joss
Whedon (noto per i serial televisivi Buffy,
l'ammazzavampiri e Angel, nonchè per le sceneggiature
di Toy Story e Alien: la clonazione) è
bravissivo a mescolare in maniera intelligente ed equilibrata diversi
generi come fantascienza, western, un pizzico di horror. Il tutto
condito da personaggi brillanti dalla spiccata personalità,
magari un po' stereotipati, ma sicuramente accattivati e molto simpatici.
In particolare il personaggio del capitano Mal non può non
ricordarci lo Han Solo farabutto e scansonato che ci ha affascinato
nella prima trilogia di Star Wars. E allo stesso tempo
riesce ad esprimere la drammaticità di una persona che si
trova ad affrontare temi scottanti quali quello del monopolio dell'informazione.
Quello
che ne esce è un film che privilegia i dialoghi brillanti
e la profondità dei suoi personagi piuttosto che l'azione
serrata che tuttavia non manca. Gli effetti speciali sono di tutto
rispetto e i combattimenti acrobatici dell'abile River sono visivamente
molto belli, con la telecamera che segue in maniera fluida i movimenti
armoniosi della ragazza (quasi fosse una ballerina) invece di muoversi
freneticamente come ormai succede in tutti i film (rendendo praticamente
incomprensibili le scene d'azione).
Serenity in definitiva è un prodotto molto interessante (ingiustamente
snobbato dal grande pubblico) che ricorda la fantascienza dei primi
Star Wars e che mostra come, anche senza una storia innovativa,
è possibile realizzare un film di qualità. Da riscoprire.
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Autore: Pisq - commenta
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