4 Marzo 2006

Serenity - Recensione

In mezzo a tanta fantascienza seriosa (magari anche bella) alla quale ultimamente ci siamo abituati ecco che si affaccia Serenity, film scanzonato e divertente. La pellicola prende spunto dalla serie televisiva Firefly interrotta prematuramente dalla Fox, ma osannata dai numerosi fan.
La storia si svolge in un futuro in cui una guerra civile si è conclusa con la repressione della libertà da parte dell'Alleanza un regime che governa facendo il lavaggio del cervello alle persone. In questo mondo si muove la Serenity una scassatissima astronave comandata dal capitano Malcolm Reynolds e il cui equipaggio è composto da un gruppo eterogeneo di reduci della guerra. Il capitano Malcolm e i suoi uomini vivono di espedienti trasportando merci di dubbia legalità e facendo lavori da mercenari. Tutto fila liscio finchè la Serenity non imbarca il dottor Simon Tam e sua sorella River. La ragazza è dotata di grandi poteri telepatici e sta fuggendo dall'Alleanza che le da la caccia perchè è a conoscenza di alcuni segreti sui metodi dell'Alleanza che potrebbero cambiare la situazione di potere.

Come potete vedere la storia di questo film è piuttosto semplice e nemmeno molto originale. Non è questo però il segreto che fa di Serenity una pellicola particolare. Il regista Joss Whedon (noto per i serial televisivi Buffy, l'ammazzavampiri e Angel, nonchè per le sceneggiature di Toy Story e Alien: la clonazione) è bravissivo a mescolare in maniera intelligente ed equilibrata diversi generi come fantascienza, western, un pizzico di horror. Il tutto condito da personaggi brillanti dalla spiccata personalità, magari un po' stereotipati, ma sicuramente accattivati e molto simpatici. In particolare il personaggio del capitano Mal non può non ricordarci lo Han Solo farabutto e scansonato che ci ha affascinato nella prima trilogia di Star Wars. E allo stesso tempo riesce ad esprimere la drammaticità di una persona che si trova ad affrontare temi scottanti quali quello del monopolio dell'informazione.

Quello che ne esce è un film che privilegia i dialoghi brillanti e la profondità dei suoi personagi piuttosto che l'azione serrata che tuttavia non manca. Gli effetti speciali sono di tutto rispetto e i combattimenti acrobatici dell'abile River sono visivamente molto belli, con la telecamera che segue in maniera fluida i movimenti armoniosi della ragazza (quasi fosse una ballerina) invece di muoversi freneticamente come ormai succede in tutti i film (rendendo praticamente incomprensibili le scene d'azione).
Serenity in definitiva è un prodotto molto interessante (ingiustamente snobbato dal grande pubblico) che ricorda la fantascienza dei primi Star Wars e che mostra come, anche senza una storia innovativa, è possibile realizzare un film di qualità. Da riscoprire.

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Autore: Pisq - commenta l'articolo

 
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