30
Aprile 2006
Welcome
to Silent Hill

Silent
Hill
è senza dubbio la più attesa trasposizione cinematografica
tra le saghe videoludiche. Creato a suo tempo dalla Konami,
come contraltare del Resident Evil della Capcom,
Silent Hill si impose come il videogioco survival horror per eccellenza.
Al contrario di Resident Evil, che già in fase di produzione
fece storcere il naso a molti fedeli appassionati del survival horror
di casa Capcom, che notarono diverse incongruenze narrative con
il gioco, per questo progetto firmato Focus
Features/TriStar, pare ci si sia davvero impegnati
a rimanere il più possibile fedeli alle atmosfere da incubo
che tutti noi abbiamo avuto modo di conoscere negli schermi delle
nostre console.
Ne è ottimo esempio già il semplice sito ufficiale
(http://www.sonypictures.com/movies/silenthill),
fedele alle atmosfere “disturbanti” del gioco: vi consiglio
di darci un’occhiata, ma non di notte... Il lavoro svolto
sino ad ora, almeno da quanto si è potuto constatare sul
web, è eccellente: ad esempio sono notevolissime le sequenze
di shifting tra Silent Hill ed il corrispondente dark side.
Veniamo
alla storia: questo episodio cinematografico della saga di Silent
Hill narra di una donna, Rose, che non riesce ad accettare che la
sua piccola bambina, Sharon, stia morendo a causa di una gravissima
malattia. Nonostante il marito non sia affatto d'accordo, la donna
ormai disperata fugge di casa con la figlia per dirigersi da un
guaritore, ma lungo il tragitto, quasi varcando una porta dimensionale,
si ritrova nella lugubre città di Silent Hill. La piccola
Sharon scompare improvvisamente, e Rose comincerà a cercarla
in ogni tetro angolo di quel luogo deserto, rendendosi presto conto
che la città è popolata da spaventose creature e che
i pochi abitanti che sono rimasti sono in continua lotta per la
sopravvivenza. Silent Hill però è un luogo maledetto
e la piccola Sharon è solo una delle tante pedine di un oscuro
progetto diabolico. Scritto da Roger
Avary (Pulp Fiction, Killing Zoe)
e diretto dal francese Christophe
Gans (Crying Freeman, Il Patto dei
Lupi), Silent Hill è sviluppato dalla Davis
Film di Samuel Hadida
in collaborazione con la stessa Konami, ed il budget è stato
di circa 50 milioni di dollari, una cifra discretamente alta per
un horror. Nel cast spiccano Radha
Mitchell (Rose), Sean
Bean (Boromir… ehm, intendevo dire il papà
di Sharon), Jodelle Ferland
(Sharon), Laurie Holden
(qualcuno se la ricorderà anche in X-Files) e Deborah
Kara Unger (White Noise).Come location
principale è stato scelto un villaggio ormai abbandonato
situato nella zona desertica di Bratford, Canada, una scelta che
conferma l'attenzione che si sta cercando di dare per conferire
alla pellicola la giusta atmosfera. Avessero chiesto il mio parere,
Vlad avrebbe consigliato la Camerino della scorsa settimana (fidatevi),
ma ormai la scelta era stata fatta… O forse le atmosfere horror
sarebbero state troppo opprimenti.
In
America il film è uscito da pochi giorni.
In Europa è atteso entro questa primavera. Maggio è
già ricco di molte uscite cinematografiche di grande risonanza.
C’è da vedere se la Tristar accetterà lo scontro
a viso aperto con "colossi annunciati" del calibro di
Mission Impossible III, X-Men III e Il Codice
da Vinci, o se opterà per un’uscita posticipata
a Giugno.
Non resta che attendere...
Appendice: Il mistero di Silent Hill
Quando
fu colpita dalla tragedia, circa 30 anni fa, Silent Hill era una
cittadina pacifica. Poi divampò l'incendio, all'interno dei
giacimenti di carbone sottostanti la città.
In seguito all'evacuazione Silent Hill è diventata una città
fantasma dove solo in pochi hanno osato addentrarsi, e ancor meno
ne sono tornati. Secondo funzionari della sanità, i vapori
delle miniere restano altamente tossici a tutt'oggi, rendendo così
qualsiasi missione di salvataggo molto rischiosa. Così, anche
se le costruzioni e le abitazioni di Silent Hill non hanno subito
danni dall'incendio, la concentrazione di fumo che ora avvolge la
città può essere letale.
Ma cosa determinò l'inferno 30 anni fa? Chi o cosa fu responsabile
dell'incendio? E ancora, quanto ha risentito la zona circostante
della presenza di una città fantasma? Sono tutte domande
alle quali, ancora oggi, non vi è risposta.
30 anni fa, i cittadini di Silent Hill probabilmente stavano facendo
quello che ogni giorno facevano: sedevano a tavola per la colazione
con la famiglia, portavano fuori la spazzatura e molti stavano andando
in chiesa. Tutti loro, però, erano ignari del fatto che alla
fine di quella giornata sarebbero morti. Per tre decadi i sopravvissuti
hanno tentato di trovare i responsabili di quella catastrofe, inutilmente.
Del resto, gli esperti hanno ipotizzato che quei depositi di carbone,
altamente infiammabile, sono sempre stati un elemento di grande
rischio a causa della loro vicinanza al centro abitato. Ora, Silent
Hill è un luogo di leggende e miti. Negli ultimi dieci anni
vi sono scomparse una ventina di persone, molte delle quali bambini
forse attratti dall'idea di spezzare quella maledizione e di dimostrare
il loro coraggio, ma sfortunatamente ignari del vero pericolo che
si nasconde in quella nube che avvolge la città, con i gas
tossici che le miniere ancora sprigionano. Le persone scomparse
non sono mai state ritrovate. Qualcuno potrebbe sostenere che l'esistenza
nei dintorni di una città fantasma possa essere di grande
richiamo turistico, con un bel ritorno economico, ma si è
verificato esattamente l'opposto. Nessuno si è avvicinato
a Silent Hill negli ultimi 30 anni proprio a causa delle mefitiche
esalazioni, anche se questo non ha impedito la circolazione di certe
voci: qualcuno asserisce di di avere visto le anime dei defunti
e di avere udito le loro voci stridule durante la notte, nella città
vuota.
----
Autore: Vlad - commenta
l'articolo
|