3 Agosto 2006

In arrivo il Traduttore Universale

Da sempre l’esistenza di 5000 tra lingue e dialetti diversi ha rappresentato, in alcuni frangenti soprattutto, un notevole ostacolo alla comunicazione, in senso generale ed alla circolazione di persone e beni in particolare.
Un tentativo per superare questa difficoltà fu fatto agli inizi del '900 quando Ludwig Zamenhof inventò l’Esperanto, quella cioè che sarebbe dovuta essere, nelle intenzioni del suo creatore, l’idioma ufficiale di tutte le nazioni. Purtroppo il progetto, nel corso dei decenni incontrò sempre maggiori difficoltà, fino a naufragare definitivamente (ma ancora oggi circa 1 milione di persone lo conosce!).
L’inglese, grazie alla sua notevole diffusione (come lingua madre è parlato da più di 400 milioni di persone e come seconda lingua dal 10% della popolazione di 45 nazioni) ha rappresentato e rappresenta l’idea più vicina di "globalizzazione" del linguaggio voluta da Zamenhof. Ma questo sembra non possa più bastare….
L’IBM stà lavorando alacremente per la realizzazione di un traduttore universale simultaneo ed elettronico (M.A.S.T.O.R. - Multilingual Automatic Speech-to-Speech Translator) che tramite un modello statistico avrebbe la capacità di scomporre la frase della lingua straniera in più parti, per poi ricomporle in una frase concettualmente uguale all’originale, ma nella lingua dell’ascoltatore.
Tale applicazione (disponibile per ora ed in forma sperimentale solo per Windows XP ed esclusivamente per la comunicazione bidirezionale Inglese-Mandarino) dovrebbe essere pronta in circa 6-8 mesi.
In realtà la stessa IBM, in collaborazione con la BBN Technologies (azienda specializzata nel settore delle comunicazioni basate sulle tecnologie più avanzate), si starebbe occupando dello sviluppo di un complesso sistema di riconoscimento chiamato "il re dei traduttori" (o più ufficialmente G.A.L.E. - Global Autonomous Language Explotation) su commissione del Dipartimento della Difesa Statunitense.
Tale tecnologia si baserà su un proprio sistema operativo, soprannominato Language Exploitation Environment che come prima applicazione consentirà (o meglio, dovrebbe consentire) ai militari americani in missione presso l’estero, di comunicare con gli abitanti del luogo tramite un semplice palmare.
Certo, siamo ancora anni luce lontani dal traduttore universale tanto noto ai fan di Star Trek, o alla tecnologia "babelfish" (un traduttore universale biologico a forma di pesciolino) utilizzata dai protagonisti della Guida Galattica per Autostoppisti, ma un primo passo deciso verso questa direzione sembra essere stato fatto.

MASTOR

Traduttore Universale
in Star Trek

Babelfish

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Autore: Marcantonio
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