Nel raccontare l'edizione del Pisquano Fantasy
del 2010 per prima cosa devo fare 'mea culpa' per un'avventura decisamente
troppo lunga. Quindici ore di gioco quasi ininterrotte non sono
bastate per finirla e nemmeno per poco. In definitiva si è
rinunciato a tutta una serie di situazioni di combattimento e soprattutto
al finale di una storia in cui l'epilogo era culmine indispensabile
e fondamentale per dare un significato a tutto il resto. Colpa la
mia non da poco, preso come ero nel creare situazioni diverse ed
equilibrare le varie parti, non mi sono reso conto che l'avventura
diventava decisamente troppo lunga per poter essere giocata in un'unica
giornata. Colpa pagata nel vedere ore di lavoro praticamente buttate
e uno spledido tabellone di gioco creato ad hoc per l'occasione
rimasto inutilizzato (15 euro spesi per nulla). L'amaro in bocca
mi resterà per molto tempo e spero almeno che serva per aiutarmi
ad essere più preciso e puntuale anche nel calcolare i tempi
di gioco (credo il mio peggior difetto nel creare le avventure per
il Pisquano Fantasy).
Esclusa
la nota dolente, per il resto tutto è andato nel migliore
dei modi, come ormai siamo abituati a vedere da anni. Quella del
2010 è stata una decima edizione emozionate e divertente,
con giocatori attenti e partecipi e livello di gioco di ruolo che
non ha deluso le aspettative. Di contorno al gdr le ormai leggendarie
montagne di vettovaglie, poste ad allietare e supportare i player
e, per alcuni, la piacevole novità del pre Pisquano Fantasy,
un ritrovo nel giorno precedente al torneo, con pernottamento, per
prepararsi, ma soprattutto un'occasione in più per cazzeggiare
allegramente nell'attesa.

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