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19 Agosto 2012, ore 1.12 am.
Con ancora vive le emozioni del PF2012, un'edizione speciale per molti versi, con ancora in mente le scene, gli aneddoti, le battute dei giocatori, le sensazioni, sono già pronto ad iniziare una nuova avventura, un nuovo viaggio, quello che ci porterà al Pisquano Fantasy 2013. Sarà la frenesia agevolata dalla bella edizione appena passata, sarà il vuoto lasciato dalla mancanza di qualcosa che ha riempito tutti gli attimi di tempo libero degli ultimi mesi, sarà passione, sarà probabilmente follia (spero sana).
La follia di un trentottenne (come passa il tempo...) che torna a casa dopo una rilassante serata con la famiglia, mette a nanna i figli, si vede una puntata di Supernatural e prima di andare a dormire ha ancora voglia (o bisogno) di buttarsi un po' nel mondo del PF.

Fatto sta che ad oggi il sito è già a buon punto, il banner animato è fatto, l'ambientazione ce l'ho già in mente (poche idee e molto confuse, ma già mi piace e di solito è garanzia di buona riuscita), mi sono visto un paio di film di ispirazione e un po' di materiale qua e là sulla rete. Poi le ferie finiranno, ci sarà qualche mese di pausa, ma questa volta quando inizierà il lavoro vero almeno dovrò pensare solo all'avventura (l'esperienza insegna).

Riguardo alla storia come al solito c'è poco da dire, la tradizione ormai impone l'assoluta segretezza fuorchè per il titolo (ora che ci penso non è nemmeno definitivo...). E anche se così non fosse al momento un'avventura praticamente non esiste, nemmeno nella mia testa. Quindi questa volta non solo devo impegnarmi nell'esercizio di spiegare una cosa senza rivelare nulla in merito ad essa, ma in quello ancora più difficile di spiegare una cosa che non esiste (il Pisquano non ha limiti).

Mi viene solo in mente la frase di presentazione del remoto PF2003 (la frase la ricordavo, l'anno di edizione me lo sono andato a spulciare nei vecchi siti). Diceva: "Per gli sciocchi che corrono dove gli angeli hanno paura d'andare...". Ecco forse questa volta scopriremmo degli angeli che non hanno paura di andare in certi luoghi...

E vediamo allora di abbozzare la solita criptica presentazione:

Un luogo in cui nessuno vorrebbe vivere,
una strada che nessuno vorrebbe percorrere.
Solo due categorie di creature lo farebbero: i folli o i dannati.
Non ci è dato di sapere di quale delle due
facciano parte i membri del gruppo che
sta per intraprendere questo viaggio.
Di loro si sa che non sono uomini comuni,
non sono eroi, nè santi.
Angeli forse, quello sì, ma non come gli altri, piuttosto...