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pf2013

L’estate 2013 volge al termine e, come ormai consuetudine, mi trovo ad abbozzare i primi lavori per il PF2014, così da non trovarmi negli ultimi mesi a dover gestire una mole di lavoro esagerata. Il PF2013 è ormai archiviato (anche se ancora non è stata celebrata la premiazione) tra la soddisfazione per la buona riuscita e qualche polemica (come da tradizione) per la classifica finale.

Il lavoro di questo periodo di solito concerne la creazione del sito, il banner animato, il video di presentazione (se previsto), un po’ di raccolta di materiale, magari la visione di qualche film di ispirazione. Questa volta sto anche buttando su carta qualche idea per la storia.
L’ambientazione nasce, come spesso capita, da una folgorazione del Pisquano giunta inaspettatamente nel periodo di preparazione dell’edizione precedente. Una di quelle cose che mi fanno esclamare: “ma è possibile che non ci sia mai stato fatto un gdr?”. A quel punto la tentazione è troppo forte e la decisione già presa, senza pensare a storia o personaggi. Poi quando si inizia a pensare a qualche dettaglio in più magari sorge qualche problema che all’inizio può sembrare quasi insormontabile.

Ecco ora sono a quel punto. L’ambientazione c’è e mi piace un sacco. Sto iniziando a pensare alla storia e scorgo qualche problema. L’ambientazione è bella, ma difficile. Nulla che ad agosto 2013 possa spaventarmi. Quale sfida migliore per una quattordicesima edizione del PF?!

Bene dopo tutte queste premesse che poco possono interessarvi passiamo a parlare dell’avventura. Certo descrivere qualcosa che ancora non esiste non è semplice, ma visto che comunque vige sempre la regola della segretezza posso girarci un po’ intorno tanto per stuzzicare la curiosità dei lettori.
Sarà una storia particolare, rischiosa, che metterà spesso alla prova il coraggio dei giocatori. Come non mai sarà alto il rischio di abbandonare la partita prima del tempo.
Sarà molto importante il finale e qui per me la sfida più grossa, quella che ancora non ho mai vinto, ovvero quella di calibrare bene i tempi.
Direi che le premesse ci sono, qualche elemento per creare un po’ di aspettativa e gli stimoli per me per affrontare questa nuova sfida. Non resta che scrivere le brevi righe di presentazione della storia e augurarci un arrivederci al PF2014.

Spesso storie lontane che nulla sembrano avere in comune si intrecciano disegnando destini comuni. Spesso si percorrono lunghe strade cosparse di insidie e pericoli per giungere in uno stesso luogo. Il tutto per scoprire che non è ancora finita. La prova definitiva, quella più grande, deve essere ancora affrontata. Tutti i dubbi, i misteri, le incertezze, gli attriti, le questioni in sospeso, verranno risolti in una sola volta. Tutto il significato di un’esistenza sarà demandato alla propria forza, alla propria abilità, alla propria esperienza. E si potrà fare affidamento solo su sé stessi quando alla fine ci si giocherà tutto in un unico, grande, definitivo:


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