Si parlava l'anno scorso, nell'analoga pagina
del sito del PF2007, di come l'edizione del 2006 avesse segnato
una svolta nel tipo di avventure giocate al Pisquano Fantasy.
Dopo una serie di storie ambientate in mondi fantasy classici,
seppur particolari e con personaggi spesso decisamente pittoreschi
(come dimenticare la spada intelligente o il beholder), il PF2006
è stato caratterizzato da una storia scritta di pugno dal
Pisq e ambientata nel mondo moderno. Dopo questo cambiamento,
si diceva, dopo i giorni passati a reperire i materiali, a studiare
ogni dettaglio, ad organizzare ogni elemento, e dopo che tutta
questa mole di lavoro ha portato i suoi frutti con una giornata
divertente e soddisfacente per tutti i partecipanti, sarebbe stato
difficile (forse improponibile) tornare indietro e giocare un’avventura
pregenerata.
Anche per l’edizione del 2007 quindi si è scelto
di intraprendere un lavoro simile e ancora una volta i giorni
e le ore spese ad organizzare l’avventura hanno portato
i loro frutti regalandoci una giornata credo divertente e a suo
modo unica nel suo genere. A questo punto per il 2008 la scelta
è stata quasi obbligata. Ormai Pisquano Fantasy è
diventato per i giocatori sinonimo di avventure atipiche e personaggi
fortemente caratterizzati e per il master di lunghe giornate (o
più spesso nottate) passate davanti al pc a preparare il
tutto, alle quali tornare piacevolmente con la memoria una volta
constatata la buona riuscita del progetto.
Nel momento in cui queste righe vengono scritte è appena
partita la nuova avventura (è proprio il caso di dirlo)
e sta prendendo forma una storia che forse sarà ancora
più distante da quello che è il classico D&D
di quanto non lo fossero le due precedenti. Nel 2006 e nel 2007
è stata fatta una scommessa simile ed è stata vinta.
Quest’anno si punta di nuovo forte (per restare in tema
con quello che è il banner ufficiale del PF2008) aumentando
il rischio che qualcuno possa restare deluso nel trovarsi ad affrontare
un’avventura a cui non era preparato. Ma ancora una volta
(come sempre) chi parteciperà al Pisquano Fantasy potrà
farlo con la certezza che chi lo ha preparato l’ha fatto
con passione e amore per quello che è il gioco di ruolo,
speranzoso di vedere, come le altre volte, che il suo lavoro verrà
arricchito dalla qualità del gioco dei partecipanti.
Ed
ora il solito audace esercizio in cui si tenta di presentare l’avventura
senza rivelarne nessun particolare
Una
missione chiara, nella sua folle semplicità.
Si chiese per un momento il motivo per cui gli fosse stato chiesto
di attraversare l’inferno per portare a termine quell’incarico
incomprensibile. E se in qualche modo poteva esserci un legame
con quanto aveva visto. Decise di non farsi troppe domande, soprattutto
se rischiavano di avere risposte che avrebbe preferito ignorare.
Quello che doveva fare era concentrarsi sulla missione, cercando
di non pensare a quello che era successo. Ne aveva visti di orrori
nei mesi passati, i più spregevoli, ma quello a cui aveva
assistito quel giorno li superava tutti. E poi quel termine. Quelle
parole che estrapolate dal contesto potevano avere una sonorità
quasi poetica. Quei suoni stranieri che tradotti nella sua lingua
madre avevano un unico, ambiguo, misterioso significato:
