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Il
Pisquano Fantasy 2007 ha vinto la sua scommessa. Avventura con
personaggi comuni, ambientata nei secoli bui del medioevo europeo,
niente poteri magici o qualunque cosa che potesse avvicinarla
ad una sessione di D&D classico. Forse l'avventura era ancora
più pretenziosa di quella del 2006 dove, è vero
che si giocava ai giorni nostri, ma i personaggi nascondevano
nel loro sangue il potere straordinario dei Crocesanta. Il rischio
di deludere le aspettative c'era, ma la duttilità dei giocatori
e la loro passione nell'affrontare ogni nuova e inaspettata avventura
hanno fatto sì che la giornata sia stata come al solito
un successo. Grande partecipazione da parte di tutti e eccellente
gioco di ruolo. Ovviamente anche il fattore goliardico ricco di
birra, carne alla brace e fregnacce varie è stato al livello
delle aspettative. Solo un difetto si può segnalare, l'eccessiva
lunghezza dell'avventura che non ha permesso di terminare la partita
nell'arco di una giornata costringendo i partecipanti a prolungarla
per parecchio tempo dopo il PF2007. Mi scuso per l'inconveniente
(in particolare con Luchino che è stato il più penalizzato
da questo fatto), ma la voglia di creare una storia sfaccetata
e complessa mi ha trascinato facendomi perdere di vista l'obiettivo.
Spero comunque che per tutti sia stata un'esperienza divertente
e l'occasione per dare vita a qualcosa di unico nel suo genere.
La
Storia
1315, nord della Francia.
In una grande abbazia benedettina che sovrasta una cittadina sparisce
uno dei monaci, Frate Ludovico. Per decisione dell'abate, padre
Abbone, la cosa viene taciuta. Si pensa che il frate se ne sia
andato tentato dalle fascinazioni del maligno e, in un tale momento
di crisi della Chiesa, si preferisce non pubblicizzare certi scandali.
Poco più di un mese più tardi però sparisce
un secondo monaco, Frate Cosimo. A questo punto la Chiesa decide
di indagare.
A tale scopo viene convocato un gruppo di personaggi particolari,
molto diversi tra loro, che dovranno scoprire cosa sia successo
nel più assoluto riserbo.
A 10 giorni dalla scomparsa di Frate Cosimo, così, giunge
all'abbazia un'alquanto anomala compagnia di pellegrini.
Il gruppo inizia le indagini e presto scopre che i due monaci
facevano parte di una setta di fanatici che venerano il dolore
come massima fonte di piacere. La setta venuta in possesso di
un antico e misterioso oggetto dagli oscuri poteri, riesce ad
evocare demoniache creature da un'altra dimensione. Presto il
gruppo di investigazione si trova a dover affrontare terribili
minacce in un'infernale dimensione di indicibili dolori e insopportabili
sofferenze, in cerca dell'oggetto in grado di aprire le porte
per accedere a quel mondo e soprattutto per uscirne.
I Personaggi
ADELMO DA OTRANTO
E' un monaco benedettino da sempre. Timido, impacciato, rispettoso,
molto credente. La sua visione della religione è bigotta
e di vedute molto ristrette. Nasconde un segreto: è un
masochista, prova piacere quando sente dolore e a volte confonde
una sensazione con l’altra. Ha paura delle istituzioni e
dei potenti. Si sente sempre sotto esame ed è terrorizzato
dall’idea che qualcuno possa scoprire i suoi oscuri segreti.
BERNARDO GUI
E' un alto esponente dell'inquisizione dell'ordine domenicano.
Il suo nome evoca paura, rispetto e riverenza ovunque vada. Freddo,
lucido, spietato, è sempre calmo, non cede né alla
collera, né all'indignazione. Non si sporca mai le mani
direttamente (è il suo fedele Odoacre a fare il lavoro
sporco), il sangue degli eretici lo disgusta e assaporare il terrore
che riesci a procurare loro senza toccarli è un piacere
insostituibile. E' convinto che la sua siala verità assoluta
e che, quelli che processa, o accettano questa verità e
muoiono mondati dai loro peccati o saranno destinati alle fiamme
dell'inferno per sempre.
GALCERÁN DE BORN
E' un cavaliere dell'Ordine degli Ospitalieri, l'ordine cavalleresco
più potente da quando è stato sciolto l'Ordine dei
Templari. E' scappato dalle crociate disgustato dagli orrori a
cui ha assistito. Saggio e di buon cuore è sempre pronto
a prendersi cura di chi ha bisogno, soprattutto se si tratta di
qualcuno che ha subito delle violenze. E' disgustato dalla violenza
e dalla barbarie, le sue notti sono ricche di incubi che lo riportano
alle crudeltà delle crociate. Ha il piglio del comandante
e la modestia dello scudiero. E' fedele alla Chiesa e ai suoi
superiori anche se spesso non condivide le loro idee. Perde le
staffe solo di fronte alla violenza gratuita, di fronte alla quale
può diventare spietato.
JONAS
E' il novizio di Galcerán De Born. E'sempre stato un ribelle
fin da piccolo. Spavaldo, irruento, istintivo. Ha l’ingenuità
e l’impulsività dei ragazzi, è un sognatore.
Per lui la strada comoda e rapida, anche se illegale, è
sempre meglio che la strada più lunga. Non ama gli ordini
né le imposizioni. Segretamente odia il suo maestro ritenendolo
un debole e un pavido per la sua fuga dalle crociate.
ODOACRE "IL BOIA DI HIDELSHEIM"
E' il braccio armato di Bernardo Gui, esecutore delle sue pene
e delle sue condanne. E' un sadico. Ama infliggere dolore, è
duro, spietato, violento. E' di poche parole, anche perché
non molto acuto. Preferisce far parlare le mani o l’ascia.
Sa di essere forte e ama esercitare il potere della forza sugli
altri.
VENANZIO DA SALVEMEC
Il suo vero nome è Peristocle di Tebe. E' nato nel 345
a.c. in Grecia, ai 1660 anni. Era l'allievo del filosofo che ha
creato la Configurazione del Dolore ed è stato il primo
ad usare l'oggetto, restando intrappolato per 12 lunghi anni nella
dimensione del dolore. L'esperienza lo ha reso pazzo e gli ha
donato immortalità e grandi poteri. E' freddo e calcolatore.
I lunghi anni che ha vissuto gli hanno insegnato la pazienza.
Per raggiungere i suoi scopi preferisce manipolare abilmente la
gente piuttosto che agire con la forza. Non gliinteressa di niente
e di nessuno, il suo unico scopo è di raggiungere il suo
obiettivo di diventare un suppliziante della dimensione del dolore.
Classifica
1°
Classificato: |
Luco |
2°
Classificato: |
Luchino,
Mic |
3°
Classificato: |
Carlo,
Tix, Willy |
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